Usa: riconvertire i pozzi di petrolio in centrali per la geotermia
L'United States Department of Energy ha annunciato l'utilizzo degli impianti di estrazione dei combustibili fossili per generare energia geotermica a bassa entalpia. Attualmente sono attivi 17 progetti dalla capacità di 3 gigawatt, adatti a soddisfare il fabbisogno energetico di 2 milioni e 400 mila abitazioni.
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Nell'intento di ridurre i costi iniziali per lo sviluppo dell'energia geotermica nonchè di migliorarne l'efficacia, l'US Department of Energy (Doe) ha annunciato in questi giorni un piano per testare l'affidabilità e l'efficienza della generazione di energia geotermica mediante i giacimenti di petrolio e gas. L'obiettivo del progetto condotto dal Doe è di sostenere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie di produzione di energia geotermica sfruttando le tradizionali tecnologie di perforazione del petrolio e del gas naturale per ottenere energia geotermica a bassa temperatura riducendo i costi iniziali di sviluppo.
L'intenzione è quella di sfruttare poi il potenziale per la produzione di energia rinnovabile da siti esistenti per poterla applicare poi agli impianti estrattivi di petrolio e gas di tutto il mondo. Per questo il Dipartimento sta conducendo test per convalidare le tecnologie di generazione geotermiche di energia a bassa temperatura presso il Rocky Mountain Oilfield Testing Center, nel Wyoming. Il settore geotermico del Doe attualmente sta finanziando 17 progetti dimostrativi in differenti condizioni geologiche per riuscire nell'obiettivo di riuscire a ottenere una capacità di 3 gigawatt, equivalenti a soddisfare i fabbisogni energetici di 2.400.000 case all'anno da queste risorse entro il 2020. Il Rocky Mountain center ha ricevuto un finanziamento dal Doe nel 2009 per sviluppare le infrastrutture per le future prove geotermiche al Naval Petroleum Reserve No. 3 dove è attivo il primo impianto al mondo ad utilizzare acqua calda per generare elettricità in un impianto petrolifero tuttora funzionante. Inoltre ci sono un gran numero di pozzi di petrolio e di gas negli Stati Uniti che producono acqua calda e idrocarburi, in genere a temperature poco superiori a 100 °C, che sono in grado di generare energia geotermica. (a.b.)
(Tratto da www.zeroemissionnews.eu - 11.02.2011)